La storia del Folletto

Quando nasce il Folletto? e perché si chiama così? Lo sapevi che l'Italia è stato il primo Paese a importarlo? scopri tutte le curiosità dietro a questo aspirapolvere di successo.

Per sapere dove e quando l’idea dell’aspirapolvere Folletto ha preso origine, bisogna fare un salto ne passato, precisamente negli anni Trenta.

Dove e come nasce un mito . .

La storia del Folletto – Inizialmente l’azienda tedesca Vorwerk produceva uno dei beni più in voga a quel tempo, ovvero i grammofoni.

Con l’avvento della radio però, la domanda di grammofoni cominciò a diminuire sul mercato, fino a quasi scomparire, ma nonostante ciò l’azienda riuscì a riprendersi grazie a un’idea dell’ingegnere Engelbert Gorissen.

Egli pensò di utilizzare i motori dei numerosi grammofoni lasciati in giacenza, unendoli a delle piccole manovelle, per creare una scopa elettrica.

Si narra che non appena la segretaria di Gorissen vide il nuovo prodotto, esclamò: «Sembra un piccolo kobold» – che in tedesco significa «folletto». Per questo fu presa la decisione di chiamare la prima aspirapolvere rivoluzionaria con un nome veramente originale.

Inizialmente, per l’azienda fu difficile far entrare nelle case e nelle menti sedimentate dell’epoca, la nuova aspirapolvere elettrica.

Grazie però a Werner Mittelsten Scheid, il Folletto iniziò ad essere accolto di buon occhio dalle famiglie. Werner infatti, ebbe l’idea di adottare la strategia della vendita porta a porta, con notevoli risultati positivi fino a un vero e proprio boom delle vendite.

Nel 1938 l’Italia fu la prima nazione ad aprirsi al mercato straniero di Germania, con un acquisto elevato di “lavapavimenti” Folletto. Negli anni cinquanta e sessanta, possedere un Folletto in Italia era un vero e proprio status sociale. Ancora oggi l’Italia è uno dei mercati principali di questo elettrodomestico.

Nel corso degli anni, sebbene il settore elettrodomestico sia poi diventato estremamente competitivo, l’aspirapolvere Folletto è riuscita a rimanere sempre sulla cresta dell’onda: oggigiorno, in Italia, una famiglia su tre lo possiede.

Il primo modello

La storia del Folletto – Il primo modello di ASPIRAPOLVERE – VK116

Questo aspirapolvere è leggero e combinabile con il battitappeto – il sistema di pulizia tappeto a secco – ET 20/21.

Il Vk116 e 117 aveva una piccola spazzola per arrivare negli angoli più difficili della casa ed era adatto per la pulizia di superfici non superiori a 100 Mq.

Come è fatto il Folletto Vk116-117 e la sua manutenzione

Il Folletto Vk 116-117 ha le seguenti caratteristiche –

1. Una spazzola per pavimenti
2. Il pulsante di sgancio bastone telescopico
3. Un interruttore principale di avvio/arresto
4. L’impugnatura
5. Il cavo di alimentazione
6. L’avvolgicavo girevole
7. L’avvolgicavo fisso
8. Il filtro
9. Il pulsante di aggancio e sgancio degli accessori

Per quanto riguarda la manutenzione dell’aspirapolvere, si doveva prestare attenzione al sacchetto e sostituirlo quando ostruito.

Per poterlo sostituire andava estratto dalla sacca in tela verde e reinserito nell’apposito supporto in plastica. Poi Introduciamo nel sacco in tela e riavvitiamo la parte superiore del bocchettone. Richiudiamo infine l’unità filtro, verificandone il corretto fissaggio nella propria sede del bocchettone.

Per coloro che hanno ancora in casa lo storico modello Folletto Vk 116-117, sono disponibili alcuni ricambi.

La vita di un Folletto è decisamente lunga: ci sono persone che ne hanno alcuni in funzione da 30 anni!!!

Ecco i vari modelli usciti:

1930 – VK 30 (Kobold 30)
Il primo modello in assoluto. Nasce da un grammofono modificato. Compatto, verticale, leggero. Fu un flop nei negozi, ma esplose con la vendita porta a porta. Segna la nascita del Folletto.

1937 – VK 35
Primi miglioramenti tecnici. Introdotto il battitappeto, uno degli accessori iconici ancora oggi usati. Comincia a imporsi come prodotto per la pulizia profonda.

1955 – VK 116
Durante il boom del dopoguerra, questo modello si impone nelle case tedesche e italiane. Più solido, potente, e con nuovo design. Inizia la crescita del marchio in Italia.

1961 – VK 117
Versione alleggerita e migliorata del VK 116. Meno rumorosa, più user-friendly. Accompagna gli anni del boom economico italiano.

1971 – VK 119 / VK 120
Con questi modelli inizia la vera modularità del Folletto: accessori intercambiabili, maggiore maneggevolezza e pulizia su più superfici. È qui che il prodotto inizia a diventare “ecosistema”.

1983 – VK 121
Uno dei modelli più longevi e diffusi in Italia. Affidabile, robusto, quasi indistruttibile. Ancora oggi in funzione in molte case. È il Folletto della “generazione anni ‘80”.

1991 – VK 122
Introdotti i primi filtri HEPA, pensati per chi soffre di allergie. Si comincia a parlare di “aspirapolvere salutare”. Migliorata anche l’efficienza energetica.

1997 – VK 130
Design completamente rinnovato. Forme più morbide, colori chiari, e interfaccia più ergonomica. L’obiettivo è ringiovanire l’immagine del marchio.

2001 – VK 131 e VK 135
Miglioramenti sul motore, sul sistema di filtraggio e sul controllo odori. Introdotti accessori più avanzati. Le due versioni variano per potenza e dotazione.

2007 – VK 136
Grande lavoro su silenziosità e profumazione. Accessori igienizzanti, potenza aspirante aumentata. È il Folletto pensato per chi ha animali in casa.

2010 – VK 140
Prima vera innovazione tecnologica: regolazione automatica della potenza in base alla superficie. Migliorata l’efficienza, peso ridotto.

2014 – VK 150
Filtri ancora più performanti, certificazioni anti-allergeni, estrema silenziosità. Inizia l’era del “Folletto per famiglie sensibili”.

2016 – VK 200
Grande salto in avanti: design totalmente nuovo, impugnatura telescopica, display LED, motore ad alta efficienza. Peso bilanciato, maneggevolezza eccellente.

2023 – VK 7s (cordless)
Il primo Folletto senza filo. Batteria a lunga durata, schermo touch, 4 livelli di aspirazione, dock di ricarica. Il più moderno, potente e versatile della serie. In pratica, il Folletto del futuro.